Un paio di settimane fa è stato il turno dei tassisti, poi c’è stata la marcia dei metronotte, questa settimana tocca agli autotrasportatori, ogni mese è il turno degli autoferrotranvieri. Ogni giorno c’è un’associazione, un sindacato, una corporazione, un ordine professionale, una lobby che blocca il paese. Ognuno che guarda al proprio interesse, ognuno a coltivare il proprio orticello, a pretendere di più per sé. Nessuno che pensa invece al bene comune di un paese che, a detta degli analisti è in lento e costante declino. Si badi bene: nello specifico molte delle richieste delle varie associazioni possono anche essere condivisibili. Quello che non è condivisibile è che per far valere le ragioni di una parte si utilizzino metodi violenti: è violenza impedire alla gente di circolare perché non c’è più benzina nei distributori, è violenza impedire alla gente di mangiare determinate cose perché sono tutte nei magazzini a marcire.
Di fronte a questa violenza la politica dovrebbe reagire compatta, senza cedere di un millimetro di fronte ai manifestanti: il ripristino della legalità dev’essere la premessa irrinunciabile per la eventuale contrattazione. Cedere porterebbe solamente ad altre prove di forza da parte di altre categorie. Speriamo che, almeno questa volta, il governo sappia essere forte nella difesa della legalità.
Potrebbe essere questo il dono da chiedere a Babbo Natale… sempre che non scioperino anche le renne!
2 commenti:
bene se tra poco fai il politico forse qualche cosa la sistemi anche tu...ma non lo aggiorni più sto blog? mi sa che sono sati mesi impegnati. io ti ho votato e mio marito mi ha detto che sei stato eletto...mi raccomando gabry vediamo di fare politica e non inciuci. come sono andati i peruviani? potresti metterlo nel curriculum per la tua futura elezione alle nazioni unite!
gabry sono rossy..non mi sono firmata
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