Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero quando a te la sua anima e al mondo la sua pelle dovrà riconsegnare, quando verrà al tuo cielo là dove in pieno giorno risplendono le stelle.
Quando attraverserà l’ultimo vecchio ponte ai suicidi dirà, baciandoli alla fronte, “Venite in paradiso, là dove vado anch’io perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio”.
Fate che giunga a voi, con le sue ossa stanche, seguito da migliaia di quelle facce bianche. Fate che a voi ritorni, fra i morti per oltraggio, che al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai santi, Dio tra le sue braccia soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.
Dio di misericordia, il tuo bel paradiso l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quelli che han vissuto con la coscienza pura: l’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
Meglio di lui nessuno mai ti potrà indicare gli errori di noi tutti, che vuoi e puoi salvare. Ascolta la sua voce, che ormai canta nel vento: Dio di misericordia, vedrai, sarai contento.
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